RICONOSCIMENTO DEL SALASSO COME TERAPIA SALVAVITA

I pazienti affetti da emocromatosi devono sottoporsi a salasso terapeutico, con una periodicità che può variare da una volta a settimana (nella fase terapeutica) a una volta ogni 3-4 mesi (nella fase di mantenimento).

Il salasso non ha solitamente effetti collaterali ma, come per le donazioni di sangue, può provocare in alcune persone stanchezza eccessiva, vertigini o malessere.
Per questi motivi una giornata di riposo è consigliabile.

Non essendoci una legislazione specifica su questa terapia, molti lavoratori devono ricorrere a ferie o permessi per il tempo che dedicano al salasso e al riposo successivo ad esso.

Nell'ultimo anno l'Associazione ha intrapreso un percorso per il riconoscimento del salasso come terapia salvavita.
Non è disponibile, ad oggi, una procedura standard per avere diritto alla giornata di riposo dal lavoro.
E' però possibile intraprendere un percorso "sperimentale" che qui descriviamo.

  1. Farsi rilasciare dalla struttura presso la quale si è in cura un certificato che attesti sia la patologia che le cure salvavita cui si è sottoposti (qui un fac-simile di certificato).
  2. Con questo certificato, fare istanza alla propria Azienda sanitaria locale di appartenenza al fine di ottenere l’ATTESTAZIONE DI GRAVE PATOLOGIA RICHIEDENTE TERAPIA SALVAVITA.
  3. Consegnare i documenti sopracitati al proprio datore di lavoro che esplicherà le pratiche del caso verso l’INPS e corrisponderà il permesso retribuito per il giorno di assenza. Ogni volta che il lavoratore/paziente si assenta per la terapia, dovrà produrre al proprio datore di lavoro il certificato medico della struttura che ha somministrato la terapia.

Va sottolineato che il tutto è subordinato alle discipline in materia previste dai vari CCNL di categoria.

Chiediamo a tutti i pazienti che intraprenderanno questo percorso, di darci un riscontro sull'esito finale e sugli eventuali problemi incontrati.
Questo ci consentirà di costruire un'ampia base statistica, e affinare così le indicazioni per i pazienti.

Ricordiamo anche la possibilità di diventare donatori (se ci sono le necessarie condizioni e nei termini definiti dalle regole vigenti).

[Ultimo aggiornamento: 15-12-2024]