NOTIZIE DAL LABORATORIO

Dopo la laurea della studentessa dell'Università di Pavia ad Aprile, aspettiamo il dottorato di Martina nel Febbraio del 2024 per capire se il suo futuro sarà ancora nel nostro laboratorio. Nel frattempo Martina ha partecipato all'EIC di Francoforte di fine marzo dove ha esposto, durante una presentazione orale, parte del suo progetto di dottorato.
In particolare, la relazione ha descritto i risultati degli studi in vitro sul ruolo della Ceruloplasmina nella Ferroptosi, un nuovo processo di morte cellulare ferro-dipendente.


Il progetto CP_AVIS (vedi dettagli), che ha visto la sua conclusione a luglio 2022, invece è diventato l'argomento di tesi del mio Master di II livello in "MEthods and DAta AnaLysis in Biomedical Research - MEDAL".
Nonostante tutte le difficoltà dovute alla pandemia, siamo riusciti a terminare la ricerca che prevedeva l'analisi dei valori di ceruloplasmina nei donatori AVIS. Lo studio, che ha coinvolto 1706 donatori, di cui 1285 uomini e 421 donne, ha evidenziato che le donne, soprattutto nella fascia di età tra i 26 e 35 anni, sono le migliori candidate a donare il plasma ricco di ceruloplasmina in quanto sono risultate avere i valori medi più alti, attorno ai 25 mg/dL.


Il "misterioso" progetto, descritto durante l'Assemblea dell'anno scorso, ha finalmente visto la luce sotto tutti i punti di vista. Oggi possiamo tranquillamente sussurrare a bassa voce che avremmo scoperto un gene, STAB1, che se mutato causerebbe l'iperferritinemia benigna.
La scoperta (che ahinoi risale ad agosto 2021 ma che ha avuto bisogno di quasi due anni per vedersi concretizzare) ha dato vita ad uno studio collaborativo con la prof.ssa Hollmen dell'Università di Turku in Finlandia.
Ad ottobre 2022 abbiamo depositato in un repository online i primissimi risultati della nostra ricerca in un articolo.


Un altro filone di studio riguarda la regolazione del ferro e l'ipossia, oggetto del Progetto Highcare (www.highcareprojects.eu). Vi ricordate lo studio per cui nel 2008 il Prof. Piperno era andato, insieme ad un gruppo di ricercatori dell'Università Milano-Bicocca e di medici dell'Istituto Auxologico Italiano, sull'Himalaya? Per chi volesse rinfrescarsi la memoria, lo trovate descritto qui.
Lo studio cardiovascolare, promosso dal Prof. Parati e poi dal Prof. Bilo che ne ha raccolto l'eredità dopo il suo pensionamento, si è spostato sulle Ande. In particolare, il Progetto Highcare LAPS ha raccolto dati e campioni biologici delle popolazioni di paesi peruviani a diverse altitudini per descrivere le caratteristiche della pressione arteriosa e del rischio cardiovascolare nella popolazione generale di highlanders e lowlanders.
Noi, così come allora, siamo stati coinvolti per studiare lo stato del ferro e la risposta del corpo umano che, nelle popolazioni andine, si è adeguato alle altezze modificandone il metabolismo e l'omeostasi.

A presto per nuovi aggiornamenti!

dr.ssa Sara Pelucchi

12-08-2023